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LIVING MEMORY, IL FESTIVAL DELLA MEMORIA

Conclusa la terza edizione del Festival della Memoria. In 12 giorni, dal 16 al 27 gennaio 2023, oltre 50 relatori e 7 testimoni diretti degli orrori della Seconda Guerra Mondiale.

Sirio Film, scelta come partner tecnico, ha curato le dirette streaming.

Living Memory è il primo festival della memoria italiano. La manifestazione è organizzata dall’associazione Terra del Fuoco Trentino, già nota per un lungo lavoro sulla Memoria con l’organizzazione per il Nord est italiano del progetto Treno della Memoria. Una terza edizione pensata già per costruire un percorso che accompagnerà il pubblico verso gli ottant’anni dalla liberazione di Auschwitz, nel 2025.

Il tema di quest’anno è stata la spersonalizzazione subita durante il secondo conflitto dalle persone, la perdita di diritti, la de-umanizzazione concretizzata nei ghetti e nei campi di concentramento e sterminio.

Un’edizione ricca di appuntamenti e proposte diverse che affrontano la Memoria come motore per abbattere l’indifferenza verso gli avvenimenti della contemporaneità e promuovere una partecipazione concreta dei cittadini alla vita pubblica e comunitaria. Tre sono stati i momenti quotidiani pensati per offrire, gratuitamente, al pubblico occasioni di approfondimento: al mattino alle 10 il focus sono le scuole e gli studenti (anche se le manifestazioni sono sempre aperte a tutti); il tardo pomeriggio dalle 18 alle 19 le pillole di sapere e performance dei «Sessanta minuti di…» e la fascia serale, dalle 21.

L’edizione 2023 del Festival della Memoria, la terza in assoluto e la prima completamente in presenza dopo gli anni della pandemia, è stata l’inizio di un percorso triennale che porterà alla celebrazione degli ottant’anni della liberazione dei campi di Auschwitz-Birkenau nel 2025. Partendo da un percorso storico e culturale di scoperta, conoscenza e approfondimento dalla storia del ‘900, e in particolare dagli eventi tragici della Seconda Guerra Mondiale e dell’olocausto il programma accompagna il partecipante, attraverso un caleidoscopio di attività ed eventi, all’incontro con alcuni degli ultimi testimoni di quei fatti. Una straordinaria opportunità di scoperta e condivisione della loro memoria personale che può divenire così patrimonio collettivo ed essere tramandato nelle generazioni. Come dalla tragedia di Auschwitz nacquero le fondamenta per l’Europa unita, dalle testimonianze degli ultimi sopravvissuti, dal cogliere la loro missione diventando “testimoni di testimoni” possono nascere dei percorsi nuovi di impegno e di cittadinanza attiva.

Il tema dell’edizione 2023 –”(S)-persone, la privazione dell’essere” è stato pensato su due filoni principali di analisi. Da una parte la privazione della natura di essere umano che i prigionieri subivano nei campi e anche il tentativo della propaganda di de-umanizzare quelli che erano considerati nemici agli occhi dell’opinione pubblica. Dall’altra, la privazione specifica dei diritti a diverse persone e gruppi: gli ebrei, le donne, i bambini, i cittadini tedeschi, i cittadini degli altri stati. Questo secondo aspetto si occupa soprattutto di diritti collettivi e comunitari anche attraverso un forte collegamento con l’attualità.

Il programma del Festival prevedeva tre diversi momenti di incontri – al mattino al pomeriggio e alla sera -, dirette a pubblici diversi per portare avanti quel principio fondante dell’associazione trentina organizzatrice del festival e del progetto Treno della Memoria per cui la Memoria non va relegata al solo 27 gennaio, ma ascoltata, affrontata e analizzata quotidianamente in modo da farla diventare motore di cambiamento e motivo di cittadinanza attiva nel presente. La fascia mattutina è stata particolarmente (anche se non esclusivamente poiché gli incontri sono aperti a tutti) pensata per le scuole, alle quali è stato proposto un palinsesto variegato di contenuti e approfondimenti seguiti anche in streaming. Il pomeriggio e la sera, il festival pensa anche al grande pubblico con gli incontri di un’ora – dalle 18 alle 19 – di approfondimento e diversi appuntamenti e performance teatrali nella fascia serale a partire dalle 21.

Il festival ha proposto al pubblico anche l’esposizione di 2 mostre del Museo Statale di Auschwitz-Birkenau: “L’esperienza di Auschwitz nell’arte dei prigionieri” e “Il campo di concentramento tedesco di Auschwitz”.

Le sedi del festival a Trento sono state 4: la principale è stata la sala di Fondazione Caritro (via G.Garibaldi 33, Trento) che ha ospitato per tutta la durata della manifestazione la mostra del Museo di Auschwitz-Birkenau dal titolo “L’esperienza di Auschwitz nell’arte dei prigionieri” oltre a numerosi appuntamenti; alcuni incontri si sono svolti in Sala Filarmonica; il Teatro S.Chiara ha ospitato il concerto dei Marlene Kuntz, preceduto da un incontro-dibattito fra la band e il pubblico il giorno precedente la performance nel foyer del teatro, e lo spettacolo “Primo” che ha chiuso il festival la sera del 27 gennaio 2023; infine, alcuni incontri si sono tenuti nella Sala Medievale di Palazzo Festi e Teatro Sociale.

https://www.terradelfuocotrentino.org/