Sport Production

MARCIALONGA CYCLING

SIN DALLA NASCITA SEGUIAMO LA MARCIALONGA CYCLING CRAFT

15a Edizione.

Cycling finalmente col sole, ma a Passo Valles anche uno scroscio
La mediofondo vinta dal piemontese Provera e dalla bresciana Isonni
Granfondo con Senni su Facchini e Nicolini, successo femminile di Palmisano
Una gara dolomitica con 1500 sui passi Costalunga, Pampeago, S.Pellegrino e Valles

Marcialonga Cycling Craft: voto 10 e lode. Oggi i ciclisti della granfondo trentina nelle Valli di Fiemme e Fassa, con una bella escursione anche in terra altoatesina, hanno fatto il pieno di emozioni pedalando nelle Dolomiti, patrimonio Unesco. Sole, salite da capogiro con i passi Costalunga, Pampeago, San Pellegrino e Valles, discese mozzafiato e un gran tifo del pubblico hanno accompagnato 1500 eroi di montagna, provenienti da ben 17 nazioni, lungo i tracciati mediofondo e granfondo.
Manuel Senni ha lasciato il segno alla 15.a edizione, e da buon ex ‘pro’ ha vinto una gara di gestione centellinando le energie nei 135 km del percorso lungo, imponendosi sullo skyrunner Patrick Facchini e sul campione italiano di scialpinismo Federico Nicolini. Trionfo tutto in solitaria per la leccese Maria Elena Palmisano, brava ad imporsi su Roberta Bussone.
A sfoggiare la maglia tricolore all’arrivo del mediofondo è stato il piemontese Marco Provera, primo dopo una lunga e concitata volata, seguito dal predazzano Davide Facchini e da Gabriele Depaul. La bresciana Luisa Isonni ha centrato la vittoria dopo il secondo posto dell’anno scorso arrivando tutta sola al traguardo, battendo l’emiliana Lisa De Cesare e l’ex professionista Nicole D’Agostin.
Partenza alle 8 nel cuore di Predazzo per il colorato gruppone, che si è presentato già sfilacciato in località Foresta, dopo Forno di Moena. Il viaggio della Marcialonga Cycling è proseguito verso la prima asperità di giornata a Passo Costalunga, con una decina di atleti a dettare il ritmo, mentre sul tosto Passo Pampeago il gruppetto con i migliori in testa si era già dimezzato.
Ai 1990m di Passo Pampeago, primo GPM di giornata, l’accoglienza dei mitici volontari Marcialonga si è fatta sentire, impegnati al ristoro offrendo di tutto e di più ai ciclisti che si preparavano ad affrontare la lunga discesa verso il traguardo di Predazzo, per chi aveva optato per il medio. Ed è proprio in discesa che il piemontese Provera si è ritrovato con una ruota bucata, deviando giocoforza verso l’arrivo del “medio”. Ruota bucata ma, grazie al lattice messo preventivamente, vittoria assicurata per Provera con un tempo di 2h28’59” sugli 80 km. Staccato di soli 13” Davide Facchini, con un buon Gabriele Depaul a completare poi il podio.
Lacrime di gioia all’arrivo per la faentina Lisa De Cesare, per lei un secondo posto sul medio che sa di vittoria, dedicato ai suoi conterranei romagnoli. 2h57’31” il tempo finale della vincitrice Isonni, con Nicole D’Agostin a festeggiare sul terzo gradino del podio.
Nel mentre, il viaggio dei granfondisti è continuato sul celebre Passo San Pellegrino e sull’ultima salita del Valles, dove il romagnolo Senni ha sofferto i crampi, ma nella discesa finale è riuscito a superare i due battistrada “Chicco” Nicolini e Patrick Facchini. In 4h15’44” Senni ha messo fine alle fatiche dopo ben 135 km di intense pedalate, staccando di 52” Facchini e Nicolini che hanno sprintato sul traguardo di Predazzo colmo di persone. Vittoria di distacco tra le donne per Maria Elena Palmisano con un tempo di 4h52’07”, la regina dei passi dolomitici che ha sfidato la pioggia sull’ultima salita del Valles. A Pampeago ha superato la battistrada Prato finita a terra.
Ma alla Marcialonga Cycling Craft si sono divertiti soprattutto tanti Vip, o meglio campioni di alto livello come l’ambassador Cristian “Zorro” Zorzi (179°) che ha fatto da cicerone all’ex ginnasta Jury Chechi (180), e ancora i campioni del fondo Sabina Valbusa, Peter Schlickenrieder e Dietmar Noeckler, ottimo 12°.
Da Codogno alle Dolomiti: con una grande forza d’animo e sempre con il sorriso stampato in volto ha sfilato sul traguardo l’atleta paralimpico Andrea Devicenzi, ambassador di ‘Codogno Comune Europeo dello Sport’ e capitano della spedizione codognina.
Insomma la Marcialonga Cycling Craft ha lasciato ancora il segno ed ha coinvolto atleti esperti e semplici appassionati, senza dimenticare la grande festa di ieri dedicata ai mini-ciclisti della Minicycling.
Appuntamento in… bici all’anno prossimo! Il grande cuore di Marcialonga è infinito e tutto lo staff è vicino ai romagnoli colpiti dall’alluvione, dando la possibilità a chi non è potuto esserci oggi di ripresentarsi automaticamente nel 2024! Per tutti gli altri appuntamento alla Marcialonga Coop, la gara podistica in programma il 2 settembre.
Info: www.marcialonga.it

14a Edizione.
L’edizione 2022 ha visto freddo, pioggia e nevischio.

È stata una Marcialonga su due ruote ‘a tema’ con protagonisti gli atleti della neve. Pietro Dutto (ex biatleta), Federico Nicolini (skialper) e Annalisa Prato (fondista) hanno trionfato oggi alla 14.a Marcialonga Craft tra le Valli di Fiemme e Fassa nei percorsi granfondo e mediofondo in una gara decisamente a tema… invernale, anche con qualche fiocco di neve sui passi. 

La pioggia non ha fermato gli intrepidi ciclisti che con grande coraggio e determinazione hanno affrontato i quattro passi dolomitici di Lavazé, Pampeago, San Pellegrino e Valles. Alle 8 in punto il folto plotone è scattato da Predazzo, sfilando poi verso i paesi di Ziano, Panchià e Tesero. Un gruppo di 20 atleti è transitato al km 18 con al comando Dutto, De Marchi e Senni, seguiva nel gruppo inseguitore l’ex fondista tedesco argento olimpico Peter Schlickenrieder e il suo ‘acerrimo avversario’ Cristian Zorzi, oro olimpico a Torino 2006. L’ex ciclista professionista Manuel Senni successivamente ha fatto forcing sulla salita di Passo Pampeago mostrando a tutti le sue qualità da scalatore, mentre da dietro nel nevischio Pietro Dutto stringeva forte i denti per non perdere le sue ruote. Intanto Nicolini, primo al transito di Passo Lavazè, Zamboni e Stagni, attardati di 30”, cercavano di ricucire il gap. Il nevischio ha reso ancora più ostica la salita di Pampeago con picchi di pendenza fino al 14,6% che hanno messo a dura prova i muscoli dei ciclisti, con il termometro che segnava ben 2°. Una volta scollinati, una lunga discesa attraverso gli abitati di Stava, Tesero, Ziano e Panchià ha riportato il gruppo a Predazzo, dove Nicolini in solitaria è sbucato per primo all’arrivo, concludendo così a braccia alzate i 55 km del mediofondo.

Podio del mediofondo tutto trentino: Federico Nicolini di Molveno è salito quindi sul grandino più alto, seguito dal roveretano Andrea Bais e dal perginese Andrea Zamboni. 

Invece, Dutto e Senni hanno proseguito per completare i 110 km del percorso granfondo verso le ultime due asperità di giornata: lo storico Passo San Pellegrino e il Passo Valles, al confine con la provincia di Belluno. A grande velocità Dutto e Senni si sono fiondati poi verso l’arrivo, dopo la tecnica discesa di 23 km tra gli abeti di Paneveggio. I due hanno dato enorme spettacolo al traguardo, con una maestosa volata il cuneese Dutto è riuscito ad imporsi sull’emiliano Senni.

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La gara femminile di 55 km è stata dominata dalla cuneese Annalisa Prato, argento alla recentissima Nove Colli, partita in solitaria già nelle prime fasi del percorso. Centra così la sua prima vittoria alla Marcialonga, staccando di ben 7’ la bresciana Luisa Isonni, mentre la lecchese Alessia Ravasi è riuscita a guadagnarsi la terza piazza. Un grande applauso va fatto alla trentina Claudia Sometti, a circa 3 km da Passo San Pellegrino decide di abbandonare la competizione a causa di lancinanti dolori addominali ed è costretta a dire addio a quella che si preannunciava un’impresa da regina assoluta del granfondo: era l’unica donna rimasta in gara sul percorso lungo. o, poi a fine gennaio la 50.a Marcialonga ”.